Grande successo per la seconda giornata del Matera Sport Film Festival

La seconda giornata del Matera Sport Film Festival si è conclusa questa sera presso il Cine Teatro Comunale Guerrieri di Matera.

In mattinata protagonisti gli alunni del Liceo Scientifico, Liceo Artistico e ISS Isabella Morra di Matera, i quali hanno incontrato Maurizio Cusano, Direttore Casting, sul tema “I mestieri del cinema”. Al celebre Maestro è stato conferito il Premio alla Carriera che per l’occasione è stato consegnato dal regista Geo Coretti. A seguire le proiezioni di Uisp a Suceava, viaggio ai confini della guerra, con l’intervento con il regista Sergio Pannocchia, La Liga e L’Avversario.

Nel pomeriggio spazio ai film in concorso: Tomorrow’s Game di Trevor Wilson, Jonathan Coria (Stati Uniti), la storia di Daniel de la Rosa, proveniente da una famiglia di prestigio nel baseball, che non ha mai apprezzato questo sport; East to West, From North To South di Domingo Abelli (Spagna) documentario di Arturo e Tito, due adolescenti che vivono nella città più meridionale della terra, Puerto Williams, in Cile, le cui rispettive famiglie e antenati hanno lavorato tutta la vita come pescatori in condizioni estreme, motivo per cui il futuro dei due ragazzi è intrinsecamente legato al mare, anche se forse non nel modo in cui avevano immaginato; The Mark di Aljaz Babnik (Spagna), un documentario che riflette le dure esperienze di sei persone, nonché l’impatto che lo sport, e più in particolare il rugby, ha avuto sulle loro vite; Promising di Nixon Singa (Francia), la storia di Jeff, un promettente giocatore di calcio francese di 15 anni, il quale con l’avvicinarsi di un gioco chiave, lotta per sopportare la pressione dell’eccellenza; The Locker Room di Noah Gaoua (Francia), la storia di Sabrina, allenatore della squadra di calcio maschile di Aubervilliers, Seine Saint-Denis, in Francia; Square Foot di Victor Osselaer (Francia), che narra le gesta di Eden, un giovane calciatore di dodici anni con un piede quadro, per questo dovrà chiedere aiuto ad Adrien, un suo compagno di squadra; e Blandamura di Riccardo Rabacchi, il documentario del “SIOUX”, Emanuele Blandamura, bullo di periferia poi diventato un campione.

In chiusura lo spettacolo teatrale “Cazzimma&Araggia” di Fulvio Sacco e Napoleone Zavatto che racconta l’avventura di due sciarmati dirigenti calcistici, i quali provano a scrivere la storia del calcio e di una città, acquistando il più grande calciatore di tutti i tempi, Diego Armando Maradona. Per la prima volta in Basilicata la genesi di un sogno realizzato con furbizia, scaltrezza, cazzimma, e con ostinazione, impeto, arraggia. Barcellona 1984, da 59 giorni Totonno, ex capitano del Napoli, e il socio Dino – interpretati da Fulvio Sacco e Christian Giroso, entrambi noti al grande pubblico grazie a ruoli al cinema e in televisione – sono chiusi in una stanza d’albergo impegnati nella snervante trattativa, aspettando la telefonata del Presidente Ferlaino da Napoli, che confermi che i soldi per concludere l’acquisto ci sono. «Siamo nati dopo l’arrivo di Maradona, troppo piccoli per vedere Carmelo Bene, troppo non-nati per piangere Enrico Berlinguer, troppo piccoli per ricordarci la festa dello Scudetto, troppo assenti dalla vita per vedere in scena Eduardo o bere un drink con Lucio Amelio. Nella nostalgia di un passato che non abbiamo mai vissuto, nel lutto per il corpo dei miti, nell’ironia della sorte, noi ci troviamo a nostro agio. Da tempo stavamo ragionando su una tematica precisa da portare in teatro: come si realizzano i sogni? E siamo partiti da qui, dal raccontare il più grande sogno di tutti i tempi, vincere sull’impossibile!». Così Fulvio Sacco e Napoleone Zavatto raccontano perché hanno scelto di riscrivere a modo loro la storia dell’arrivo di Maradona a Napoli, come pretesto per costruire un’epica commedia contemporanea, che tra battute fulminanti e arredi vintage, racconta di due scalcagnati dirigenti di una città in costante attesa di riscatto che portano a segno la realizzazione di un sogno collettivo.

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